Come scegliere le parole chiave: ti spiego perchè non sono tutte uguali e quali sono le tipologie esistenti.

19 Marzo 2020

Molti imprenditori credono che le parole chiave con cui scelgono di posizionare la loro attività online siano tutte uguali.
Questa convinzione li porta molto spesso a commettere errori, a scegliere keywords che di fatto non gli permettono di attrarre utenti che rientrano nel target di riferimento.

Le parole chiave con cui è possibile posizionare la propria azienda online non sono tutte uguali: infatti esistono tre differenti tipologie tra cui è possibile scegliere.

Ogni tipologia ha un obiettivo differente, per questo deve essere utilizzata in situazioni diverse.

Per aiutarti nella scelta delle parole chiave ho deciso di scrivere questo articolo, che vuole essere una piccola guida facilmente consultabile nei momenti di “difficoltà” quando hai qualche dubbio per evitare di commettere errori.

Come scegliere le parole chiave: ti spiego perche’ non sono tutte uguali e quali sono le tipologie esistenti.

Prima di analizzare le tre tipologie di parole chiave esistenti, rivediamo velocemente le fasi che caratterizzano il processo di acquisto dei clienti.

Come mostra anche l’immagine sotto, ogni processo di acquisto si compone di 5 fasi:

  1. Il riconoscimento del bisogno
  2. La ricerca di informazioni
  3. La valutazione delle alternative disponibili
  4. Il momento dell’acquisto
  5. L’utilizzo del prodotto/servizio.

Ma una volta che gli utenti hanno percepito di avere un bisogno, come cercano su Google la “soluzione” al loro problema?

Quali sono le differenti tipologie di parole chiave e come devono essere usate nella strategia SEO implementata?

Keywords Commerciali.

La prima tipologia di parole chiave è quella delle keywords commerciali, ovvero quelle utilizzate dagli utenti  che sono coscienti di avere un problema e conoscono già la soluzione che fa al caso loro.

La loro ricerca dunque consiste in soluzioni già presenti online: se per esempio sei un imprenditore che ha paura di parlare in pubblico e sei consapevole del fatto che esistono dei corsi per superare questo ostacolo, cercherai su Google “corso di public speaking”.

Le keywords commerciali possono essere suddivise in:

  • Keywords commerciali geolocalizzate, che si riferiscono a ricerche fatte dagli utenti per cercare corsi nella città dove risiedono;
  • Keywords alternative, per esempio “corso di oratoria”. Questa parola chiave si riferisce sempre allo stesso prodotto (corso di public speaking) chiamandolo in modo diverso.
    Quando utilizzi parole chiave correlate assicurati di scegliere sempre quelle che ti permettono di intercettare esattamente il tuo target di riferimento.

Se, per esempio, organizzi corsi per superare la paura di parlare in pubblico e stai pensando di utilizzare la parola chiave “corso di comunicazione” fai molta attenzione, perché questo termine di ricerca viene utilizzato anche da coloro che cercano corsi di marketing.

Un corso di marketing e un corso di public speaking non sono esattamente la stessa cosa, ed utilizzando questa keyword alternativa rischieresti di attrarre utenti che non sono interessati di fatto al tuo prodotto.

Keywords Informative.

Le Keywords informative sono quelle parole chiave che vengono utilizzate dagli utenti che sono consapevoli di avere un problema ma NON conoscono esattamente quale sia la soluzione che fa al caso loro.

Questi utenti faranno utilizzeranno parole chiave del tipo: “come risolvere il problema…”.

Tornando sempre all’esempio del corso di public speaking, parole chiave di questo tipo potrebbero essere:

  • Come parlare in pubblico;
  • Come superare la paura di parlare in pubblico;
  • Tecniche per parlare in pubblico;
  • Come impostare un discorso;
  • Come imparare a parlare correttamente;
  • Paura di parlare in pubblico consigli;
  • Etc.

Come avrai capito queste parole chiave sono ancora più commerciali delle altre, per questo devi fare molta attenzione quando decidi di utilizzarle.

Con le keywords informative molto probabilmente attirerai utenti che non sono immediatamente pronti all’acquisto, ma stanno solo cercando informazioni.

Con loro devi cercare di stabilire un legame per spingerli a tornare sul tuo sito una volta che saranno pronti ad effettuare l’acquisto.

Per fare questo hai due diversi strumenti a disposizione:

  • Il Remarketing, ovvero la pubblicità che ti insegue: in pratica una volta che l’utente ha visitato il tuo sito e magari letto uno degli articoli de tuo blog, vedrà comparire spesso un banner con la pubblicità del tuo prodotto/servizio.
  • Lead Generation, ovvero la raccolta di email: se per esempio possiedi un blog potresti inserire un Ebook GRATUITO dove spieghi come superare un determinato problema che gli utenti possono scaricare semplicemente lasciando la loro mail. A questo punto potrai contattare questi stessi utenti per informarli di altre cose, per esempio un nuovo articolo pubblicato ed iniziare a comunicare con loro costantemente.

Branded Keywords.

Le branded keywords identificano tutte quelle ricerche legate al brand e vengono utilizzate dagli utenti che sono consapevoli di avere un problema e conoscono già il nome della tua azienda e lo cercano direttamente su Google.

Ovviamente per questo tipo di parole chiave devi essere sicuro di presidiare la prima posizione e l’intera pagina nelle ricerche su Google.

È fondamentale che ci sia SOLO tu se cercano te per:

  • Essere subito rintracciabile, questo aspetto può risultare banale ma non lo è affatto. Ti faccio un esempio: immagina di aver perso il numero della tua estetista e di doverlo ricercare su Google. Dopo aver digitato “Estetista Maria” ti accorgi che il primo risultato non è quello di tuo interesse ma un altro. Ora tu conosci la tua estetista e cliccherai sul numero che ti interessa, ma un altro utente potrebbe scegliere il concorrente. Se nel tuo caso succede lo stesso non pensi che la situazione debba essere risolta?
  • Evitare problemi di reputazione, per esempio se digitando il nome della tua azienda viene fuori un risultato come questo “nome azienda: tutti rinviati a giudizio” non è proprio il massimo, anche se la cosa risale a qualche anno fa e non ha portato a nessun tipo di condanna.

CONCLUSIONE.

Come avrai capito le parole chiave NON sono TUTTE UGUALI: ogni tipologia viene utilizzata dagli utenti per motivi diversi e per questo devono essere usate in modo differente.

Valuta sempre tutte le conseguenze a cui potresti andare incontro quando scegli una tipologia di parole chiave per posizionare la tua azienda: devi verificare che quelle scelte ti permettono di attirare esattamente il tuo target di riferimento.
Spero che questo articolo ti sia stato utile per valutare la strategia SEO che hai deciso di seguire e per definire eventuali azioni correttive.

Buona fortuna e al prossimo articolo!