Negli ultimi anni l’intelligenza artificiale (AI) sta facendo passi da gigante anche nel nostro Paese, diventando sempre più un ponte tra gli utenti, che usufruiscono dei servizi e/o prodotti sviluppati per mezzo delle nuove tecnologie, e le aziende e le Pubbliche Amministrazioni.
Lo studio condotto dall’ Artificial Intelligence della School of Management del Politecnico di Milano, nel 2020 mostra come gli investimenti nel settore siano cresciuti del 15% rispetto al 2019 raggiungendo, per l’esattezza, quota 300 milioni di euro.
Per quanto riguarda le aziende di medie e grandi dimensioni, circa una su due ha avuto “in cantiere” un progetto di AI nel 2020; lo stesso Governo italiano sta cercando di favorire lo sviluppo dell’intelligenza artificiale attraverso la creazione di sinergie tra pubblico e privato e numerosi progetti inseriti nel programma ufficiale dell’Agenzia per l’Italia Digitale (Strategia italiana per l’intelligenza artificiale).
Sapresti dare, così su due piedi, una definizione corretta di intelligenza artificiale?
L’intelligenza artificiale è …:
Quando si parla di intelligenza artificiale si fa riferimento ad un sistema complesso di tecnologie che vuole rendere più semplice il lavoro di tutti i giorni attraverso macchine che sfruttano conoscenze e capacità umane.
Tutte le aree di un’azienda possono trarre vantaggio dall’intelligenza artificiale ed è per questo che le medio grandi realtà imprenditoriali cercano, in base alle proprie possibilità, di utilizzare questo strumento in modo strategico.
Per esempio, un’assistente virtuale è capace di gestire con efficienza alcune delle attività quotidiane più semplici permettendo agli operatori di dedicare maggior tempo e risorse allo sviluppo di progetti complessi.
Ancora: l’intelligenza artificiale permette oggi l’elaborazione e lo studio di grandi quantità di dati strutturati e non provenienti direttamente dagli utenti per poterli sfruttare in sede di pianificazione strategica.
Potremmo continuare all’infinito, giungendo sempre alla medesima conclusione: il legame tra intelligenza artificiale e il business è destinato a diventare sempre più forte.
Intelligenza artificiale e marketing digitale: in che modo “collaborano”
Nel momento in cui l’AI è entrata a tutti gli effetti a far parte degli strumenti a disposizione degli imprenditori per lo sviluppo del proprio business, è stato possibile utilizzare la mole di dati raccolti anche in ambito digital.
L’approccio alla base della pianificazione di una strategia di web marketing non può che essere quello analitico: le “scelte vincenti” sono quelle prese dati alla mano, è grazie a queste tecnologie che è possibile prendere decisioni in modo automatizzato sfruttando le informazioni raccolte dagli utenti e quelle sulle tendenze economiche in atto.
Pensa a tutte quelle imprese che gestiscono un’e-commerce: grazie all’intelligenza artificiale hanno la possibilità di estrapolare in tempo reale durante le riunioni tutte le informazioni di cui hanno bisogno per definire le strategie future o prendere decisioni cruciali nel breve periodo.
Intelligenza artificiale e consumatori: quali sono i benefici per i clienti?
Abbiamo visto in che modo l’AI supporta ed aggiunge valore alle strategie delle aziende: ma ci siamo mai chiesti quali sono i benefici per i consumatori?
Un contatto diretto ed immediato con l’azienda o l’ente pubblico: questo è il benefit principale per i clienti che, negli ultimi anni, hanno rivisto il proprio modo di comunicare optando sempre di più per messaggi e chat piuttosto che telefonate.
È cresciuta inoltre la predisposizione degli utenti a sfruttare servizi self-service disponibili h24, sette giorni su sette.
In questo articolo l’azienda QuestIT spiega come si sono evolute le interazioni tra brand e consumatori con lo sviluppo dell’intelligenza artificiale.
L’utilizzo dell’intelligenza artificiale negli altri settori
Non solo aziende, pubbliche amministrazioni e marketing digitale: anche il settore sanitario è interessato dagli effetti positivi dell’AI.
L’obiettivo dell’intero settore è quello di cambiare radicalmente le modalità di assistenza sanitaria e le rispettive modalità di erogazione dei servizi.
Sulla base degli scenari condivisi è lecito aspettarsi un cambiamento non soltanto nello svolgimento delle attività amministrative ma anche, per esempio: nella diagnostica delle immagini, nelle modalità di prenotazione delle visite, nell’elaborazione dei piani terapeutici personalizzati avendo a disposizione la “storia clinica” del paziente in ogni momento.
Nel futuro ci sarà dunque una vera e propria rivoluzione dei concetti di cura e prevenzione ed un netto miglioramento dell’intero sistema sanitario.
Concludendo, senza dubbio il momento di emergenza sanitaria che stiamo attraversando ha contribuito ad anticipare e velocizzare il processo di digitalizzazione ed informatizzazione delle aziende, degli enti pubblici e privati.
Sempre più organizzazioni investono nello sviluppo di CRM aziendali custom e nell’adozione di soluzioni in cloud.