Sito Web: è necessario avere un sito internet quando si ha un ristorante?

28 Novembre 2019

Il sabato sera, la maggio parte delle persone, decide di trascorrere la serata in compagnia di amici, dei parenti o della propria famiglia per rilassarsi e staccare un po’ la spina dalla routine lavorativa e frenetica di tutti i giorni.

Oggi tutti i ristoranti, o quasi, hanno un sito internet dove viene presentata: la storia del locale, gli orari di apertura e chiusura, il numero di sale a disposizione, eventualmente la presenza di spazi dedicati esclusivamente ai bambini, e il menù che tutti gli ospiti possono degustare.

Ti ho detto “quasi tutti” perché ancora oggi delle volte capita di voler andare a mangiare in un locale, perché ne abbiamo sentito parlare bene oppure perché ce l’hanno consigliato, e di non poter consultare il suo sito perché non esiste.

In questo articolo ti spiego con un esempio quello che potrebbe succedere se un potenziale cliente cerca su Google il sito web del ristorante dove vuole andare a mangiare ma non lo trova.

Cosa succede quando il ristorante non ha un sito web da consultare?

In alcuni casi, quando si è più fortunati, se il ristorante non ha il sito internet tra i primi risultati di Google quando si prova a fare la ricerca troviamo:

  • La pagina Facebook
  • Il profilo su TripAdvisor

Non tutti hanno tempo e voglia di leggere decine di recensioni su TripAdvisor e quindi la prima cosa che fanno è visitare la pagina Facebook.

Se siete fortunati e la pagina è ben curata potrete trovare tutte le informazioni di cui avete bisogno, compreso consultare il menù disponibile.

Se siete fortunati …

Ma cosa succede se neanche la pagina Facebook è completa e ben curata?

Prima di “gettare la spugna” sono sicuro che anche tu proveresti a chiamare il locale per prenotare, chiedere se è aperto e che menù propone.

Supponiamo che il telefono squilli ma che nessuno risponda: magari c’è anche il trasferimento di chiamata.
Dopo uno po’ riprovi ma ancora niente …

Il risultato? Si va tutti a mangiare da un’altra parte!

Ad un ristorante serve avere il sito web?

Tornando a quella che era la domanda iniziale e alla luce dell’esempio fatto direi che la risposta è SI: ad un ristorante serve avere un sito internet, se non vuole rischiare di perdere dei clienti!

Il sito web è necessario perché:

  • Un potenziale cliente che non riesce a trovare le informazioni che cerca, in questo caso il menù e gli orari di apertura e chiusura, dopo svariati tentativi decide di andare da un’altra parte.
  • È importante e direi fondamentale per un locale avere un profilo TripAdvisor ma, allo stesso tempo, non deve essere l’unico strumento da sfruttare: chi non ha tempo e voglia di leggere tutte le recensioni non lo aprirà di certo!
  • Anche la pagina Facebook è uno strumento di comunicazione necessario per restare in contatto con i clienti, ma è efficace solo se gestito nel modo giusto: inoltre chi non è ancora cliente potrebbe non accontentarsi di trovare solo la pagina Facebook.

Credo che anche tu sia d’accordo con me che, per non perdere clienti, basterebbe un sito molto semplice dove dare le informazioni principali di cui parlavamo all’inizio:

  1.  Il menù
  2.  Gli orari di apertura e chiusura
  3. Le sale a disposizione
  4. Un po’ di storia del locale che non guasta mai

Conclusione

La maggior parte delle persone oggi possiede uno smartphone con cui cerca TUTTO quello di cui ha bisogno: negozi di abbigliamento, ristoranti, hotel: in ogni momento abbiamo internet a portata di mano!

Perciò se anche tu hai un ristorante, oppure gestisci un altro tipo di attività commerciale, rifletti su questo aspetto e rispondi a questa domanda:

“Sono in grado di fornire tutte le informazioni DI BASE che un mio potenziale cliente potrebbe cercare su Internet?”.
Se la risposta è NO direi che è arrivato il momento di correre ai ripari ….

È possibile utilizzare Threads in Europa/Italia?

In Europa, e dunque anche nel nostro Paese, al moment non è possibile utilizzare Threads.

Le ragioni sono legate alle modalità di gestione e protezione dei dati nel rispetto della Privacy: essendo la normativa di riferimento abbastanza restrittiva rispetto a quella Americana, o di altre zone nel mondo, potrebbero volerci ancora diversi mesi.

Al momento dunque, anche scaricando l’app, non è possibile postare ed arricchire il proprio profilo di contenuti ma solo scorrere il feed.

 

Threads vs Twitter: un confronto veloce

Essendo stato fin da subito identificato come una copia di Twitter, è utile fare un confronto tra le due piattaforme per individuare i punti di contatto e le differenze principali.

La schermata della Home di Threads ha un orientamento verticale con i post suggeriti dall’algoritmo; nella schermata del profilo troviamo invece due sezioni: una con i post pubblicati e con i post condivisi di altri profili e una con i commenti inseriti a post altrui.

Senza dubbio Threads è ancora un social giovane e ancora ci sono delle funzionalità da sviluppare, al momento comunque stanno per essere aggiunte le seguenti novità:

  • le note vocali;
  • la possibilità di inserire tag su video e foto;
  • la possibilità di reagire ai post;
  • la possibilità di utilizzare il proprio username threads su app che usano Activity Pub.

Cosa può fare un utente su Threads

Threads è nato per permettere agli utenti di comunicare e discutere in modo attivo e semplice: il primo aggettivo che possiamo utilizzare per descrivere la piattaforma è user friendly.

Agli utenti è permesso di:

  • pubblicare post che, nel gergo della piattaforma, si chiamano threads;
  • commentare e reagire ai threads dei profili seguiti e non;
  • ripubblicare i threads sul proprio profilo;
  • condividere i threads, oltre che nel feed, anche nelle storie o su piattaforme esterne.

 

Threads per le aziende: come sfruttare questa piattaforma per le sponsorizzate

La presenza di milioni di utenti rende Threads terreno fertile per le aziende che regolarmente investono in sponsorizzate.

Al momento questo non è possibile, ma a prima vista possiamo dire che Threads potrebbe essere un ottimo strumento per:

  • interagire su tematiche di vario tipo con la propria community;
  • accrescere la brand awareness.

Ovviamente per raggiungere risultati significativi è necessario studiare lo stile di comunicazione della piattaforma, la tipologia di copy premiata, le tipologie di creatività preferite per cercare di raggiungere l’obiettivo con il quale è stata creata ovvero: una comunicazione veloce, meno strutturata per confrontarsi e condividere pensieri ed opinioni.